La forza di un brand italiano: l’Asti Martini a 12,64 euro al supermercato, in Ungheria!

L’insegna è Spar, l’equivalente di Despar. La Docg piemontese è la più costosa a scaffale, tra gli Charmat

EDITORIALE – Sono spesso al centro di feroci polemiche, le grandi aziende del settore Food & Beverage. Eppure, sono proprio i “big” a portare i numeri del Made in Italy nel mondo, contribuendo alla notorietà di tutto il comparto. A beneficio delle proprie casse, certo. Ma anche dei piccoli produttori. Incredibile, a questo proposito, il costo dell’Asti Docg Martini nei supermercati Spar (Despar), in Ungheria: 4.199 fiorini. Ovvero 12,69 euro.

Una cifra su cui incide in maniera determinate la forza del brand Martini, noto a livello internazionale e legato alla “gioia di vivere” degli italiani. Un sinonimo dell’Italian Style. Il prezzo dell’Asti Docg salta ancora più all’occhio, allargando lo zoom dall’etichetta all’intero scaffale del supermercato di Debrecen, seconda città dell’Ungheria.

Lo spazio dedicato da Spar alla referenza è risicato, un solo facing. Ma è la stessa “visibilità” riservata agli spumanti ungheresi, nonché all’Asti Docg di Cinzano e al Prosecco Doc Treviso di Mionetto (a proposito: nessuna traccia del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene). Ottima, per tutti gli spumanti, l’esposizione: altezza presa.

L’Asti Docg Martini è lo Charmat più costoso dell’assortimento Spar. Rischia quasi di duplicare, a scontrino, le bollicine locali “Hungaria”, ferme a 2.199 fiorini (6,62 euro) su tutte le tipologie, Extra Dry e Rosè.

Benissimo anche la Cuvée storica di Cinzano: secondo gradino del podio, con 3.099 fiorini (9,33 euro). Non male Mionetto: 2.499 fiorini, ovvero 7,52 euro. Tutte cifre più alte del doppio o del triplo del prezzo esposto in Italia.

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